domenica 31 gennaio 2016

Crêpes

Crêpes

Altro gran dolce consolatorio, la stessa ricetta si può fare anche per le crêpes salate, togliendo la quantità di zucchero di canna e sostituendola con un pizzico di sale. Io le ho fatte con la cioccolata ma anche con una buona composta di frutta sono notevoli. Oggi ho ricevuto dal mio amore un aggeggio per spalmare e girare le crêpes, quindi non ho più scuse per non farle più spesso.

INGREDIENTI:
250 ml del latte vegetale preferito (io di riso)
50 gr di farina di avena
50 gr di farina 2
10 gr di zucchero di canna
5 ml di olio di semi di mais

PROCEDIMENTO:
Mescolare le farine e lo zucchero, poi aggiungere poco per volta il latte e l'olio mescolando continuamente in modo da non formare grumi. Far riposare per 30 minuti, poi scaldare una padella antiaderente, da ungere con un po' di olio per ogni crêpe, e versare un po' di liquido nel centro. Muovere la padella per far spalmare il composto su tutta la superficie. Quando i bordi si sollevano, girare la crêpe (auguroni, io chiamo sempre qualcuno più abile di me perché non sono decisamente portata per questa operazione). Per il ripieno, o la composta di frutta per i pigri, oppure sciogliere del cioccolato fondente e spalmarlo sia dentro che fuori. Slurp!


sabato 30 gennaio 2016

Gli spari sopra

Oggi avevo una gran voglia di ascoltare Vasco. Mi sono scaricata le mie canzoni preferite e mi sono venuti alla mente tanti ricordi e pensieri. Da quando è morto Bowie penso molto a quanto stiano scivolando via velocemente i miti della mia epoca, uno dopo l'altro. Vasco nella sua semplicità lo descrive... descrive la nostra generazione di sconvolti senza più santi né eroi... fregati in mezzo a due generazioni, quella prima e quella di adesso, troppo diverse dalla nostra. Noi che da piccoli ci lasciavano piangere perché lo diceva un famoso dottore... noi che venivamo imbottiti di farmaci per ogni cosa perché c'era fiducia nell'industria farmaceutica... noi piccole cavie. Noi che siamo cresciuti convinti di dover fare l'iter liceo/università/posto fisso/pensione, e poi ci siamo arenati chi prima e chi dopo, sicuri tutti che all'ultimo step non ci arriveremo mai. Noi che pensavamo di unirci tutti nella grande Europa e siamo rimasti fregati. Noi romantici e disillusi, lo diciamo, come Vasco, alla luna, sperando che porti fortuna... noi che vorremmo fare i soldi al gratta e vinci ma non ci giochiamo mai per non avere un'altra delusione. Noi cresciuti mangiando altri esseri viventi e ingoiando pasticche perché abbiamo creduto a chi ci ha detto che così era giusto... incasellati in un posto di lavoro che non ci rappresenta, malaticci e stralunati, indecisi e sofferenti, pregando un dio cattivo di darci un mondo migliore, terrorizzati dalla nostra incapacità di farlo da soli. Noi che abbiamo passato anni in psicoterapia, noi esauriti dietro ai nostri sogni. Certo, c'è chi dice no, per fortuna... in un mondo in cui nessuno ha rispetto per nessuno... ma non sorridete, gli spari sopra sono per noi!




Donuts vegani

Donuts vegani

Chi non ricorda Homer Simpson e i suoi magnifici donuts? Ciambelline con la glassa o senza, molto usate in America, che hanno avuto un po' meno fortuna in Italia per ora. Belli da vedere e profumati, creano, come insegna Homer, vera e propria dipendenza. Da onnivora li ho fatti spesso nella ricetta tradizionale, da vegana come al solito ho trovato il modo per non dover rinunciare a questo piacere.

INGREDIENTI:
150 gr di farina manitoba
150 gr di farina di kamut
30 ml di olio di arachidi
100 gr di zucchero di canna
1/2 panetto di lievito di birra
1/2 bicchiere di latte vegetale
125 gr di okara (io ho usato quella di mandorle)
Un pizzico di vaniglia bourbon
Un pizzico di sale
La buccia di un limone

PROCEDIMENTO:
Mescolare gli ingredienti fino ad ottenere un panetto e lasciar lievitare per tre ore. Poi dare una reimpastata con le mani e stendere la pasta dello spessore di mezzo centimetro circa. Dare la forma delle ciambelline o con un bicchiere grande e uno piccolo o... ovviamente con un attrezzino apposito che a mio avviso costituisce una di quelle spese che migliorano la qualità della cucina (costa tipo sui 5 euro) e lasciar lievitare un'altra ora sulla placca del forno spento, ricoperta di carta forno.
Infine accendere il forno a 180 gradi per 20 minuti. Per guarnire va bene sciogliere una tavoletta di cioccolato fondente con un po' di latte vegetale e sciroppo d'acero.





venerdì 29 gennaio 2016

Baci di dama

Baci di dama

Della serie che tutto si può veganizzare... ecco la versione vegana dei lussuriosi baci di dama... salivazione a mille!

INGREDIENTI:
100 gr di nocciole tostate e pelate
100 gr di zucchero di canna
100 gr della farina preferita
65 gr olio di arachidi
Un pizzico di sale
100 gr cioccolato fondente

PROCEDIMENTO:
Polverizzare nel mixer le nocciole e lo zucchero, poi spostare in una terrina con la farina. Aggiungere olio e il pizzico di sale e mescolare bene fino a ottenere un pastone compatto. Sulla placca del forno ricoperta di carta forno sistemare l'impasto diviso in palline, ognuna delle quali sarà metà del bacio di dama. Infornare a 180 gradi per 20 minuti circa e far raffreddare. Far sciogliere il cioccolato e intingere la metà piatta di ogni biscotto e chiudere con l'altra metà. Il cioccolato tornando solido raffreddandosi terrà chiusi i biscotti. Smack


giovedì 28 gennaio 2016

Melanzane alla pizzaiola

Melanzane alla pizzaiola

Lavorando si ha sempre poco tempo da dedicare alla cucina, oltre al fatto che io personalmente mi rompo a fare robe troppo elaborate... quindi questa semplicissima e saporita idea la ripropongo spesso e mi risolve il pasto.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
1 melanzana grande
300 ml di polpa di pomodoro a pezzetti
Origano
Olive taggiasche denocciolate
Capperi
Sale rosa
Olio evo

PROCEDIMENTO:
Lavare e tagliare le melanzane a fette sottili a formare tanti cerchi e disporre sulla teglia del forno ricoperta da carta forno.
In una bacinella mescolare il pomodoro con un filo di olio evo e un pizzico sale rosa e con un cucchiaio ricoprire le melanzane. Poi spolverare sopra l'origano. Infine mettere al centro di ognuna 2 o 3 olive e 1 o 2 capperi e infornare il tutto per 40 minuti a 190 gradi.


lunedì 25 gennaio 2016

La pastiera vegana


La pastiera vegana

Sempre per riciclare l'okara di mandorle che ogni tre giorni mi ritrovo a dover gestire... ho pensato che avrei voglia di provare una pastiera... ma personalizzata e veganizzata a dovere, e il risultato è davvero stupendo!

INGREDIENTI: 
Per la pasta frolla: 
150 gr di farina manitoba 
150 gr di farina 2 
60 gr di zucchero di canna 
40 ml di olio di mais
1 bicchiere di latte vegetale
1 cucchiaio di okara umida 
1 banana matura
½ bustina di lievito per dolci 
la scorza di un limone 

Per il ripieno: 
L'okara ricavato da 100 gr di mandorle usate per fare il latte 
100 gr di noci senza gheriglio 
60 gr di zucchero di canna 
1 pesca sciroppata 

PROCEDIMENTO: Nel mixer mettere tutti gli ingredienti per la pasta frolla, partendo dagli ingredienti secchi e frullare bene. Togliere dal mixer e impastare su un piano da lavoro con le mani. Poi tagliare un po' più di metà del composto e usarla per fare la base della pastiera. Racchiudere il panetto tra due fogli di carta forno e col matterello spianarle fino a raggiungere la grandezza giusta per la tortiera (nel mio caso medio-piccola). Togliere la carta forno da sopra e riporre la pasta nella tortiera nella sua carta forno. Poi mettere nel mixer gli ingredienti per l'impasto, tranne la pesca sciroppata. Mettere all'interno della base il ripieno ottenuto, poi tagliare a fettine le pesche e metterle sopra ancora. Spianare col metodo precedente anche la seconda parte di pasta frolla, fino ad ottenere un impasto più piccolo del precedente, che servirà per coprire la torta. Arrotolare i bordi e bucherellare tutta la superficie con la forchetta. Volendo, usare un po' di liquido delle pesche sciroppate e metterlo in un tegamino sul fuoco a ridurre, per poi spennellarlo sulla superficie della torta. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 45 minuti.






sabato 23 gennaio 2016

Gnocchi

Gnocchi

Gli gnocchi sarebbero facili da fare, pure senza il famigerato uovo legano benissimo lo stesso, infatti ho imparato a farli da chi non lo usava nemmeno quando avrebbe potuto. L'unico problema che hanno è che scegliendo (per masochismo puro nel mio caso) di farli di zucca, nonostante quelli di patate siano più semplici e forse quelli di spinaci più gestibili, bisogna vedersela con una polpa umidiccia e appiccicosa, un po' difficile da gestire senza imprecare un po' di volte. Ho letto (dopo) un trucco per ovviare a questo inconveniente: ripassare la polpa di zucca in una padella per asciugarla ed evitare un uso eccessivo di farina. Ma andiamo per ordine.

INGREDIENTI PER DUE/TRE PERSONE: 
Mezza zucca media (o quattro patate)
Farina preferita (meno si riesce a metterne, meglio è)
Un pizzico di sale
Volendo, un finto uovo ottenuto mescolando un cucchiaio di lecitina di soia con 6 cucchiai di acqua finché si crea una specie di pastella 

PROCEDIMENTO: 
Cuocere al vapore la zucca o le patate, dopo averle fatte a pezzettoni e sbucciate. Nel caso delle patate, una volta morbide schiacciarle con l'apposito aggeggio. Nel caso della zucca... metterla a scolare un po' e poi ripassare in padella la polpa finché diventa un po' più asciutta. Poi iniziare a aggiungere il pizzico di sale e la farina, un po' alla volta, fino ad ottenere un composto tipo panetto nel caso delle patate, e più molle nel caso della zucca. Far riposare l'impasto per una quarantina di minuti e poi arrotolare un po' per volta l'impasto per poi poter tagliare gli gnocchi con un coltello. Le brave massaie, per quanto riguarda la zucca che ha un impasto molle, sanno fare con due cucchiai la quenelle... o una roba del genere... insomma danno la forma usando due cucchiai... e poi buttano direttamente gli gnocchi nell'acqua bollente... per me personalmente è improponibile, da supereroi direi... ma se qualcuno ha più pazienza di me... Cuocere in acqua bollente e salata finché non vengono su e condirli a piacere.
Ordunque, io ho arrotolato gli gnocchi di zucca come fossero di patate, lo ammetto, infatti sono venuti un po'... come dire... rigidi, però il sapore è buono lo stesso! 








venerdì 22 gennaio 2016

Polpette di patate e pomodori secchi

Polpette di patate e pomodori secchi

Aaaaah i pomodori secchi... col loro gusto deciso, rendono squisita ogni pietanza! Ottimi sott'olio, perfetti per una salsina al volo, frullati magari con un po' di capperi, e insaporitori speciali per queste polpette, ideali come antipasto.

INGREDIENTI PER CIRCA 12 POLPETTE:
3 patate medie
100 gr di pomodori secchi sott'olio
40 gr di anacardi tritati
30 gr di pangrattato
Un cucchiaio di farina di ceci sciolto in due cucchiai di acqua
Sale e pepe
Farina di mais per formare le polpette

PROCEDIMENTO:
Sbucciare e fare a pezzetti le patate, e cuocerle a vapore finché non diventano molli (circa 25 minuti). Sgocciolare e sminuzzare i pomodori secchi. Triturare finemente gli anacardi. In un mixer mettere le patate intiepidite, pomodori, anacardi, farina di ceci sciolta nell'acqua, pangrattato, sale (pochissimo, i pomodori secchi sono già salati) e pepe e frullare fino ad ottenere un impasto appiccicoso. Ungere una teglia e metterci sopra le polpette, che verranno arrotolate con le mani bagnate e passate nella farina di mais. Far cuocere in forno preriscaldato 20 minuti a 200 gradi, girando le polpette a metà cottura.


mercoledì 20 gennaio 2016

La pizza

La pizza

La pizza a dire il vero l'ho sempre fatta in casa... buona e farcibile a piacere. La faccio sempre il giorno più pesante della settimana, e dopo un bel bagno, accompagnata da un po' di coccole, può riconciliare con la vita!

INGREDIENTI PER 2 PIZZE:
150 gr di farina di tipo 2 (semintegrale)
150 gr di farina di kamut
50 gr di farina di mais
Mezzo cubetto di lievito
1 tazza di acqua tiepida
2 cucchiai di sale
Olio evo

Per condire:
300 gr di pomodoro a pezzetti
Un pizzico di sale
Un filo di olio
Olive
Verdure a piacere
Spalmabile vegano
Origano

PROCEDIMENTO:
In una terrina mettere il sale e coprire con olio evo. Aggiungere le farine e il lievito sciolto nell'acqua tiepida. Mescolare bene il composto, a lungo, regolando se occorre acqua e farina fino ad ottenere una palla. Coprire la terrina con un canovaccio umido e lasciar lievitare in un posto asciutto per 5 o 6 ore. Poi dividere l'impasto in due e stendere le pizze. Ungere le teglie, mettere la pasta, farcire e infornare a temperatura massima per 20-25 minuti.



Spalmabili vegani

Spalmabili vegani

Da quando sono diventata vegana, l'unica cosa di cui ho sentito la mancanza sono stati i formaggi freschi... a poco a poco riuscivo a "veganizzare" tutto ma non quelli. Ho provato a fare la mozzarella di soia, formaggini vegetali di anacardi, di riso... ma erano veramente improponibili. Alla fine ho trovato un aggeggio su internet, un "cheese maker", che permette proprio di fare ricotte o formaggi freschi, anche e soprattutto vegetali. È una roba banale, composta semplicemente da un recipiente alto con coperchio di silicone, all'interno del quale si trova una fuscella. Certo si potrebbe fare anche senza, usando un colino o una fuscella e un recipiente qualsiasi, ma è più macchinoso. Da quando ho scoperto questo metodo non ho più mancanze culinarie... guarnisco gli spalmabili che ottengo con erba cipollina e olio evo, o origano, o peperoncino, e lo mangio anche sulla pizza, sulla quale mi piace persino più della mozzarella. Provare per credere.

INGREDIENTI:
250 ml di yogurt naturale di soia
Un pizzico di sale
Il succo di mezzo limone
Un cucchiaio di gomasio

PROCEDIMENTO:
Mescolare lo yogurt con il limone, il sale e il gomasio. Mettere il composto nel cheese maker e lasciare almeno 24 ore in frigo. Poi estrarlo e condirlo a piacere.



martedì 19 gennaio 2016

Fagioli neri piccanti

Fagioli neri piccanti

Adoro questo piatto piccante e i fagioli neri, che non avevo mai mangiato e ho scoperto grazie ad un regalo che mi ha fatto una carissima amica: una borsa piena di prodotti bio un po' strani tra cui riso di ogni colore, zenzero, curcuma, ceci, cicerchie e appunto fagioli neri. Mi ha quasi commossa perché un regalo del genere dimostra l'attenzione alla persona che lo riceve... non poteva esserci dono più azzeccato per una neofita vegana!
I fagioli neri vanno ammollati tutta la notte e poi consiglio di cuocerli in acqua con qualche cm di alga kombu per evitare gonfiori...

INGREDIENTI PER 2/3 PERSONE:
200 gr di fagioli neri
300 gr di polpa di pomodoro a pezzetti
Un po' di pomodoro concentrato
2 cucchiai di crema di peperoni piccanti veg
1 cipolla rossa
1 bicchiere di acqua
1 spolverata di aglio
Olio evo e sale qb

PROCEDIMENTO:
Passata la notte di ammollo dei fagioli, metterli in una pentola piena di acqua a bollire per tre quarti d'ora con l'alga kombu, che tolgo quando scolo i fagioli. Poi soffriggere la cipolla e l'aglio nell'olio evo, aggiungere la polpa di pomodoro, un bicchiere di acqua e i fagioli. Infine aggiungere anche il concentrato e la crema di peperoni. Cuocere a fuoco medio per una ventina di minuti, aggiustando il sale alla fine. Io li accompagno o con la polenta o con il pane a fette fatto in casa abbrustolito.



lunedì 18 gennaio 2016

Porri con salsa alla senape e noci

Porri con salsa alla senape e noci

I porri sono una verdura depurativa e poco calorica... che quindi sta bene con una bella salsazza alla senape e noci tostate!

INGREDIENTI:
1 porro a persona
Noci del tipo preferito
Senape
Sale e pepe qb
Olio evo

PROCEDIMENTO:
Dopo averli lavati, mettere nella vaporiera i porri finché diventano morbidi. A parte frantumare col macinacaffé le noci e poi tostarle brevemente in padella. Amalgamarle con senape e olio evo fino a che si ottiene una salsina compatta. Quando i porri sono pronti e un po' raffreddati, tagliarli a metà e impiattarli. Spolverarli con sale e pepe, e mettere sopra la salsina. Buon appetito!



Radicchio di Treviso e polenta

Radicchio di Treviso e polenta

Per risolvere un pasto in modo veloce e saporito, almeno finché la stagione lo consente, si può sfruttare la versatilità del radicchio tardivo di Treviso. Oltre al classico risotto e alle torte salate, questo radicchio ha decisamente un suo perché con la polenta morbida, come lo mangiano originariamente.

INGREDIENTI:
2 cespi medi di radicchio a persona
Polenta bianca istantanea secondo istruzioni ma aumentando di mezzo bicchiere di acqua a persona
Un filo di olio
Sale e pepe qb

PROCEDIMENTO:
Far scaldare bene una bistecchiera unta con un goccio di olio, sale e pepe, nel frattempo lavare e tagliare a striscioline il radicchio. Mettere nella bistecchiera e mescolare spesso. Intanto fare la polenta morbida e farla freddare un po' in un piatto. Dopo una decina di minuti anche il radicchio sarà pronto e si può impiattare su metà piatto, con la polenta sull'altra metà.


domenica 17 gennaio 2016

Polpette di melanzane

Polpette di melanzane

Volendo con lo stesso metodo si possono fare anche gli hamburger ma secondo me vengono troppo mollicci, quindi polpette! Teoricamente ci si può mettere qualsiasi verdura o anche la soia... ma con le melanzane le trovo perfette.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
1 melanzana
1 cucchiaio di farina di ceci in 1 cucchiaio di acqua
2 o 3 fette di pancarrè integrale ammollato nel latte vegetale
Pangrattato
1 cipolla
Prezzemolo
Menta
Olio evo
Sale rosa

PROCEDIMENTO:
Soffriggere la cipolla in un filo di olio e aggiungere la melanzana tagliata a pezzetti. Aggiungere un po' di acqua, quanta serve a farle cuocere, il prezzemolo e la menta. Aggiustare il sale e lasciar raffreddare. Strizzare le melanzane e metterle in una terrina. A parte mescolare la farina di ceci e l'acqua con la forchetta come fosse un uovo, poi aggiungere alle melanzane. Ammollare e spezzettare le fette di pancarrè nel latte vegetale e aggiungerle al composto. Mescolare bene il tutto con le mani e verificare la compattezza. Aggiungere il pangrattato di conseguenza: di più se il composto è molle, di meno se è compatto. Con le mani formare le polpette.  Infine... se non avete problemi di linea, passate le polpette nella farina di mais e friggetele nell'olio evo come se non ci fosse un domani. Se invece non è il caso di lasciarsi andare, cuocete le polpette, sempre passate in un po' di farina di mais, in forno a 220 gradi per 20 minuti, gli ultimi 5 in funzione grill se si vuole la crosticina.



sabato 16 gennaio 2016

Torta disco volante di okara

Torta disco volante di okara

Questa torta l'ho improvvisata stamattina dopo aver fatto il latte di nocciola, mi seccava che fosse rimasta bassa o di aver scelto uno stampo sbagliato ma... è buona e leggerissima, essendo fatta senza l'aggiunta di alcun grasso. Ha una sua eleganza... mi ricorda uforobot!

INGREDIENTI:
180 gr di okara (io di nocciole)
100 gr di farina di kamut
80 gr di farina manitoba
90 gr di zucchero di canna
La buccia grattuggiata di un limone bio
1 bustina di lievito per dolci
Un pizzico di vaniglia bourbon in polvere
1 tazza di latte veg (io sempre di nocciole)
Composta o confettura per guarnire (io composta di albicocca)

PROCEDIMENTO:
Mescolare tutto, magari col robot da cucina o i più fortunati con la planetaria, fino ad ottenere un composto fluido.
Ungere e infarinare il fondo della tortiera e infornare a 180 gradi per circa 40 minuti. Infine spennellare la superficie con una composta o confettura.





venerdì 15 gennaio 2016

Verdure ripiene

Verdure ripiene

Con le verdure ripiene ci si può davvero sbizzarrire seguendo quello che ci offre la stagione in cui ci troviamo. E anche col ripieno ci sono mille varianti. Io di solito uso come ripieno una spadellata di verdure. Se la fame è tanta, aggiungo il bulgur al ripieno per rendere il piatto adatto ad essere una portata unica.

INGREDIENTI per 2 persone:
A seconda della verdura che si sceglie: 4 cipolle grandi bianche, o 4 zucchine tonde, o 2 melanzane grandi, o 2 peperoni rossi o gialli
Per il ripieno:
1 zucchina
1 peperone
1 cipolla
1 melanzana
Una manciata generosa di champignon
2 bicchieri di acqua
Volendo 100 gr di bulgur
Olio evo qb
Un cucchiaio di dado granulare vegetale
Un pizzico di pepe
Qualche spolverata di lievito alimentare e di pangrattato

PROCEDIMENTO:
La verdura che si sceglie come "base" va messa in vaporiera per una ventina di minuti. Intanto in una pentola antiaderente far soffriggere la cipolla con l'olio evo, e aggiungere poi tutte le verdure tagliate a pezzettini, i bicchieri di acqua e il dado, e se si vuole anche il bulgur. Dopo una ventina di minuti o quando si è consumata tutta l'acqua, aggiungere il pepe e il lievito alimentare e mescolare fino a che diventa cremoso. Intanto le verdure base saranno uscite dalla vaporiera e raffreddate (purtroppo non da sole) e andranno scavate per accogliere il ripieno. Cospargere col pangrattato e un filo di olio e infornare a 180 gradi per 20 minuti, funzione grill gli ultimi 5 minuti per fare la crosticina.





Le vellutate

Le vellutate

Sono un ottimo modo di assumere verdura, facili da fare e gustose. Non metto gli ingredienti perché si possono fare davvero con ogni verdura. La mia vellutata preferita è quella di zucca, ma sono squisite anche quelle di piselli secchi spezzati, di lenticchie, di finocchi, di porri. Le robe secche come piselli, ceci o fagioli vanno ammollate per una notte. Le robe fresche ma molto acquose come finocchi e porri vanno cucinate, per fare la vellutata, insieme a una patata. Il metodo semplicissimo è sempre lo stesso: fare un soffritto con olio evo e uno scalogno, aggiungere la verdura (se fresca, tagliata a pezzi piccoli), far insaporire e aggiungere acqua e dado vegetale. Cucinare finché la verdura non diventa molto tenera, aggiungere un po' di pepe e frullare col frullatore ad immersione. Poi nel piatto si può aggiungere qualcosina... semi di zucca o crostini fatti tagliando a cubetti il pancarrè integrale e passandolo in una padella antiaderente unta con un po' di olio evo e una spolverata di aglio.




giovedì 14 gennaio 2016

La non ribollita

La non ribollita

Avendo a disposizione del cavolo nero, ho cercato qualche ricetta... mi ha colpito la ribollita, ma quella originale ha tempi di cottura mooooolto lunghi e ha il pane inzuppato che io non amo molto, quindi ho snaturato la ricetta seguendo le mie esigenze di tempo e di gusti. Ho accompagnato con fette di pane fatto in casa passato sulla griglia.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
2 mazzetti di cavolo nero
400 gr di fagioli cannellini
200 gr di polpa di pomodoro
5 bicchieri di acqua
1 cipolla rossa
Olio evo qb
Sale e pepe (o peperoncino)

PROCEDIMENTO:
Se si usano i cannellini secchi, vanno ammollati tutta la notte. Io ho usato i precotti. In una pentola con un po' di olio far appassire la cipolla a pezzetti, poi unire i fagioli con un po' del loro liquido, e infine il cavolo nero, dopo averlo lavato, privato della venatura centrale e tagliato a striscioline. Aggiungere poi la polpa di pomodoro, circa 5 bicchieri di acqua, volendo un dado vegetale, oppure sale e pepe o peperoncino e cuocere a fiamma medio bassa per una quarantina di minuti, aggiungendo acqua se serve. Buon appetito!






Torta cruda con okara di nocciole o di mandorle e frutti di bosco

Torta cruda con okara di nocciole o di mandorle e frutti di bosco

Ecco il mio modo preferito di usare l'okara... da fare con parsimonia perché è piuttosto calorica! Si può mettere in una piccola tortiera col fondo basso o in monoporzioni in bicchierini, in quanto la consistenza è quella di un dolce al cucchiaio.

INGREDIENTI:
L'okara risultante dal latte ottenuto con 100 gr di nocciole o mandorle
5 o 6 datteri
250 ml di panna vegetale da montare
Frutti di bosco a piacere

PROCEDIMENTO:
Frullare insieme l'okara e i datteri tagliati a pezzetti e mettere il composto sul fondo della tortiera o dei bicchierini, schiacciando in modo da formare una base compatta. Montare la panna vegetale e spalmarla sopra la base. Infine disporre sopra i frutti di bosco. Io ho scelto i mirtilli e le more.


Latte vegetale e okara / Golden milk

Latte vegetale e okara / Golden milk

Siccome ho iniziato ad essere vegana per motivi di salute, ho iniziato ad assumere immediatamente il "golden milk", il famoso latte d'oro a base di curcuma dalle doti antinfiammatorie ed energetiche assai potenti. Per chi fosse interessato scrivo come si fa: una tazzina di curcuma in polvere, una tazzina di acqua e tutto va messo in un pentolino sul fuoco finché non addensa e si stacca dal fondo (ci vuole qualche minuto); poi si può mettere in un vasetto e una volta raffreddato si conserva in frigo e dura quasi un mese. Ogni mattina si mette mezzo cucchiaino di questa pasta di curcuma nel latte vegetale e si aggiunge (ahimè) un cucchiaino di olio per attivare la curcuma. Mi si è quindi posto il dilemma del latte... ne ho provati molti... ma quelli che erano più gradevoli (nocciola e mandorla) non erano di immediato reperimento, si trovavano solo nei negozi bio e nei supermercati più forniti, e a caro prezzo. Quindi ho analizzato le possibilità per produrlo da sola... ho provato con l'estrattore ma il residuo (si chiama okara) risultava secchissimo e io volevo poterlo usare. Esistono poi aggeggi elettrici che preparano il latte ma troppo costosi, e alla fine ho comprato una roba formata da un contenitore stretto e lungo, un filtro e un pestello... problema risolto!

INGREDIENTI:
100 grammi di mandorle o nocciole (sgusciate e pelate)
800 ml di acqua

PROCEDIMENTO:
Mettere in ammollo le mandorle o le nocciole per una notte. Se possibile prenderle già pelate altrimenti togliere la buccetta è un lavoro assurdo. Mettere nel filtro la frutta secca e aggiungere l'acqua. Usare il frullatore ad immersione e poi il pestello. Nel contenitore resta il latte, che si conserverà circa tre giorni e può essere dolcificato di volta in volta come si vuole, e nel filtro resta l'okara, con cui si possono fare torte, formaggi vegetali (nella foto sotto c'è un formaggino di okara di mandorle, patè di olive e origano), biscotti e tante altre cose.



Panini al sesamo

Panini al sesamo

Non sono una che mente per far bella figura, quindi ammetto tranquillamente che prima di diventare vegana ho spesso mangiato il cosiddetto "cibo spazzatura"... tipo quei paninazzi con salse variopinte dal gusto irresistibile ma nelle quali non sapresti individuare nemmeno un ingrediente... ho sempre pensato che un clown obeso le creasse a tavolino... Da vegana mi è mancato forse più che il sapore vero e proprio, il carattere consolatorio di spararsi un paninazzo... finché non ho fatto un veg paninazzo che solleva da qualsiasi giornata pesante.
Metto la ricetta dei panini... riguardo al companatico ci si può sbizzarrire... a me piace con hamburger di soia (comprato in supermercato... quelli fatti in casa non riesco a farli della giusta consistenza), cetriolo a fette, fetta di pomodoro, fetta di cipolla, su un lato del panino senape e sull'altro spalmabile veg. Oppure non è male tipo veg kebab, con le stesse salsette sopra e sotto e dentro del seitan alla piastra tagliato con la mandolina e fatto saltare un padella con un po' di olio e volendo verdurine.

INGREDIENTI:
300 gr farina manitoba
200 gr della farina preferita (io kamut)
300 ml di latte di soia
50 gr di olio evo
40 gr di zucchero di canna
1 cubetto di lievito di birra
7 gr di sale
Semi di sesamo per decorare

PROCEDIMENTO:
Sciogliere il lievito nel latte tiepido e unire alle farine. Lavorare un po' e poi aggiungere il resto degli ingredienti. Impastare molto bene fino ad ottenere un impasto liscio, che va lasciato in una terrina unta di olio evo per un paio di ore. Passato questo tempo, formare circa 8 palle e disporle, distanziate, sulla placca del forno coperta da carta forno. Lasciar riposare altre due ore nel forno spento. Infine spennellare i panini con un po' di latte di soia in superficie e distribuire sopra ognuno i semi di sesamo. Infornare a 180 gradi per circa 20 minuti, fino a doratura.





Taralli o grissini

Taralli o grissini

La bontà e semplicità di questi taralli! Io la prima volta li ho fatti a forma di tarallo, poi per fare ancora prima li ho fatti a forma di grissino, senza stare lì ad arrotolarmi le dita con l'impasto.

INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI GRISSINI:
200 gr della farina preferita (io farina 2 - semiintegrale)
100 ml di olio evo
50 ml di vino bianco
Mezzo cucchiaino scarso di bicarbonato
Un cucchiaino di semi di cumino
Mezzo cucchiaino di sale

PROCEDIMENTO:
Amalgamare il tutto fino ad ottenere un panetto liscio. Formare i taralli o i grissini e metterli sulla teglia ricoperta da carta forno. Infornare a 180 gradi per 15 o 20 minuti, finché non diventano dorati. Veloce vero?



mercoledì 13 gennaio 2016

Spaghetti di zucchine col pesto

Spaghetti di zucchine col pesto

Niente di più semplice, insostituibili quando fa caldo, al posto di una bollente pastasciutta, veloci, alternativa alla solita insalata. Li ho provati anche semplicemente con un po' di olio evo e di gomasio e sono sorprendentemente buoni. Gli ingredienti per le zucchine sono... le zucchine (1 grande a testa) tagliate a spaghetti con gli appositi aggeggi che si trovano ormai dappertutto, va bene anche il più ciompo, io ne ho trovato uno in un negozio dei cinesi a 0,99 centesimi e mi trovo benone, è come una piccola grattugia su due righe.

INGREDIENTI PER IL PESTO PER 3/4 PERSONE (2 VASETTI):
20 gr di pinoli
Basilico qb
Una spolverata di aglio
2 pizzichi di sale
5 cucchiai di olio evo

PROCEDIMENTO:
Nel bicchiere del frullatore ad immersione mettere il basilico, i pinoli, una spolverata di aglio, il sale l'olio e frullare il tutto finché non diventa omogeneo.
Volendo fare il PESTO ROSSO aggiungo al composto 4 pomodori secchi sott'olio.
Infine si amalgama il tutto con gli spaghetti di zucchine, volendo si possono passare in padella per qualche minuto per ammorbidirli ulteriormente.




Involtini di verza ripieni di bulgur

Involtini di verza ripieni di bulgur

Il bulgur è costituito da frumento integrale, grano duro e germogliato, che subisce un particolare processo di lavorazione: i chicchi di frumento vengono cotti al vapore e fatti seccare, poi macinati e ridotti in piccoli pezzetti. Detto questo, è buono... pare una via di mezzo tra il riso e il cous cous. È piacevole come primo piatto con le verdure ma io trovo che dia il suo meglio come ripieno. In questo caso della verza, ma anche di melanzane e peperoni.

INGREDIENTI PER 3 PERSONE:
200 gr di bulgur
1 scalogno
1 carota
Un po' di funghi champignon
6 foglie di verza
Sale e pepe qb
Lievito alimentare
Olio evo

PROCEDIMENTO:
Controllare le modalità di cottura del bulgur che avete scelto... di solito dicono 15 min in acqua bollente e salata. Nel frattempo, con un filo di olio, lo scalogno e la carota tagliata fine, fare un soffritto e buttarci i funghi. Di solito espellono da soli la loro acqua quindi per cuocerli basta coprirli all'inizio col coperchio e poi scoperchiare quando buttano fuori l'acqua. Lavare le sei foglie di verza e metterle intere adagiate nella vaporiera. Dopo una ventina di minuti tutto sarà pronto e va fatto raffreddare.
Nei funghi fatti prima, che non avremo fatto consumare del tutto per mantenere un po' di liquido, aggiungiamo il bulgur, una manciata di lievito alimentare, pepe (spezie volendo) e aggiustiamo di sale, e mescoliamo fino ad ottenere un insieme cremoso. Distendiamo le foglie di verza e mettiamo al centro il ripieno. Chiudiamo le foglie come una specie di involtino primavera... o tipo cannellone. Se le foglie di verza sono cotte bene, gli involtini staranno chiusi da soli. Volendo strafare, una passatina in forno in modalità grill renderà più croccante la superficie.


martedì 12 gennaio 2016

Buchteln vegani

Buchteln vegani

I buchteln sono dei dolci lievitati ripieni di marmellata o cioccolata, di origine tirolese, che si trovano anche nella zona in cui abito. Vengono cotti in forno e il loro aspetto è quello di un fiore. Siccome ricordo che mi piacevano tanto, ho provato a veganizzarli. Nonostante siano appena finite le feste e non si sente altro che gente che si depura e cerca di riprendersi dalle mangiatone (perché pure noi vegani abbiamo di che abbuffarci eh), io decido di andare contro corrente e perseverare arietinamente, con stoica coerenza, nel mangiare come non ci fosse un domani... ancora per questa settimana che sono in ferie almeno. Ma faccio sport. Giuro.

INGREDIENTI:
200 gr di farina di kamut
200 gr di farina manitoba
12 gr di lievito di birra
200 ml di latte di soia
40 gr burro di soia
60 gr di zucchero di canna
composta o confettura del gusto preferito

PROCEDIMENTO:
Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Unire poi zucchero, farina, burro fuso (in microonde, odio quella cosa che chiamano "a bagnomaria"... anche il nome... ma che è... eppoi bisogna aspettare, cosa che non mi piace... col microonde bastano 20 secondi).
Mescolare bene fino ad ottenere un panetto che va riposto in una ciotola coperto da un canovaccio per due ore.
Passate le due ore dividere in palline il composto e in ognuna incorporare la marmellata. Metterle in una tortiera possibilmente a cerniera un po' separate tra loro e lasciare lievitare un'altra ora.
Cuocere in forno preriscaldato, a 190 gradi per 15-16 minuti.



Lasagne al ragù di lenticchie

Lasagne al ragù di lenticchie

Adoro i ragù vegetali, ho fatto quello di soia, che mi piace anche se ha la consistenza forse un po' gommosetta, e venero il ragù di lenticchie. I legumi in genere mi piacciono, pensare che prima di diventare vegana li mangiavo raramente. Ho letto inoltre che, per evitare fastidiosi effetti collaterali (pancia a mongolfiera) basta mettere in cottura un pezzetto di alga kombu (nemmeno io sapevo cosa fosse). Non altera il gusto, a fine cottura io la tolgo.
Riguardo alla besciamella veg, che dire... ho seguito la ricetta indicata sul libro "la cucina etica" (bibbia vegan) che riporto alla lettera.

INGREDIENTI PER 3/4 PERSONE:
Per il ragù:
Circa 200 gr di lenticchie secche piccole
250 ml di passata di pomodoro
1 scalogno
Olio evo
1 cucchiaino di dado vegetale granulare
Sale e pepe

Per la besciamella:
1/2 litro di latte di riso o soia non dolcificato
3-4 cucchiai di farina di riso
2 cucchiai di olio evo
1/2 cucchiaino di dado vegetale granulare
1 pizzico di noce moscata
Sale e pepe

La pasta??? Io ho comprato quella di kamut pronta da mettere in forno... so che esiste quella di mais da far bollire... oppure i più temerari possono farla da soli con la ricetta delle tagliatelle fatte in casa che ho pubblicato l'altroieri.

PROCEDIMENTO:
Fare un soffritto leggero con olio e scalogno, mettere le lenticchie dopo sciacquate e scolate, mescolare molto bene e poi aggiungere la passata e un po' d'acqua. Fare consumare, se servisse aggiungere altra acqua, le lenticchie dovranno essere morbide. Durante la cottura, come ho detto sopra, si può mettere il pezzetto di alga kombu, e un cucchiaino di brodo vegetale granulare. Raggiunta la giusta consistenza se occorre aggiustare il sale e pepare.
Riguardo alla besciamella, in una pentola versare latte e farina, e mescolando aggiungere olio, dado, sale, pepe e noce moscata. Continuare a mescolare fino a bollore e giusta consistenza.
Raffreddate un po' le robe, assemblare in una teglia da forno. Cominciare ungendo il fondo con un po' del ragù, poi strato di lasagne, ragù, besciamella e così via fino a esaurimento (degli ingredienti, non necessariamente nervoso... a meno che non abbiate fatto la pasta in casa ecco). Sopra volendo una spolverata di lievito alimentare e in forno a 180 gradi per mezz'ora. Io ne sono rimasta piacevolmente stupita.





lunedì 11 gennaio 2016

La pasta matta. Torte salate

La pasta matta. Torte salate

Per abitudine, pigrizia e beata ignoranza ho sempre comprato pasta sfoglia e pasta brisée pronte... magari tacitando la coscienza verificando che non ci fossero grassi animali e idrogenati o olio di palma. In ogni caso quando mi serviva non l'avevo oppure giaceva in frigo da tanto tempo da essere diventata un rotolo di muffe e batteri popolato da forme di vita sconosciute. Poi ho trovato questa ricettina, dalla quale si ottiene l'equivalente di una confezione di pasta che è, come resa, tra la brisée e la sfoglia. La uso per torte salate e stuzzichini.

INGREDIENTI:
150 gr della farina preferita
75 ml di acqua
25 ml olio evo
Un pizzico di sale

PROCEDIMENTO:
Mescolare farina, sale e olio, poi aggiungere l'acqua. Impastare fino ad ottenere un impasto sodo e non appiccicoso. Formare una palla, avvolgere nella pellicola e lasciare in frigo mezz'ora. Poi stendere e usare.
Ad esempio si possono cuocere in padella per una ventina di minuti dei porri tagliati sottili in un po' di soffritto, mettere il composto sopra alla sfoglia in una teglia, dare una spolverata di lievito alimentare e far cuocere in forno a 180 gradi per circa 25 minuti. Lo stesso procedimento si può fare col cavolo nero... oppure con spinaci e formaggio vegano spalmabile... o con tutte le verdure che preferite.