sabato 30 gennaio 2016

Gli spari sopra

Oggi avevo una gran voglia di ascoltare Vasco. Mi sono scaricata le mie canzoni preferite e mi sono venuti alla mente tanti ricordi e pensieri. Da quando è morto Bowie penso molto a quanto stiano scivolando via velocemente i miti della mia epoca, uno dopo l'altro. Vasco nella sua semplicità lo descrive... descrive la nostra generazione di sconvolti senza più santi né eroi... fregati in mezzo a due generazioni, quella prima e quella di adesso, troppo diverse dalla nostra. Noi che da piccoli ci lasciavano piangere perché lo diceva un famoso dottore... noi che venivamo imbottiti di farmaci per ogni cosa perché c'era fiducia nell'industria farmaceutica... noi piccole cavie. Noi che siamo cresciuti convinti di dover fare l'iter liceo/università/posto fisso/pensione, e poi ci siamo arenati chi prima e chi dopo, sicuri tutti che all'ultimo step non ci arriveremo mai. Noi che pensavamo di unirci tutti nella grande Europa e siamo rimasti fregati. Noi romantici e disillusi, lo diciamo, come Vasco, alla luna, sperando che porti fortuna... noi che vorremmo fare i soldi al gratta e vinci ma non ci giochiamo mai per non avere un'altra delusione. Noi cresciuti mangiando altri esseri viventi e ingoiando pasticche perché abbiamo creduto a chi ci ha detto che così era giusto... incasellati in un posto di lavoro che non ci rappresenta, malaticci e stralunati, indecisi e sofferenti, pregando un dio cattivo di darci un mondo migliore, terrorizzati dalla nostra incapacità di farlo da soli. Noi che abbiamo passato anni in psicoterapia, noi esauriti dietro ai nostri sogni. Certo, c'è chi dice no, per fortuna... in un mondo in cui nessuno ha rispetto per nessuno... ma non sorridete, gli spari sopra sono per noi!




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